Era il 1993 e Gaetano non sentiva suo il modello dei vini piacentini, frizzanti e di pronta beva. Da lì la svolta. L’annata fu molto generosa in termini di qualità e su consiglio di un amico produttore e del suo enologo piemontese decise di provare ad affinare una piccola quantità di Barbera in una botte di legno. Barbera e non Gutturnio perché la quantità era limitata e la botte piccola è sicuramente più adatta ad un vitigno poco tannico come la Barbera. La botte era una Gamba, rovere francese dell’Allier da 3,5 ettolitri. Due anni di affinamento e poi in bottiglia. Ne risultò un vino complesso, strutturato, fresco. Qualcosa che nella nostra valle non era mai stato prodotto prima ma non era ancora pronto, necessitava di altro tempo in bottiglia per potersi esprimere in tutta la sua complessità. Tutto questo tempo e tutta questa attesa ne decretarono il nome. Dopo una lunga macerazione utile ad estrarre tutto ciò che di buono risiede nelle bucce, i vini derivanti dalle tre differenti sottozone vengono assemblati in percentuali identiche. La vigna impiantata nel 2000 è quella da cui deriva il mosto più potente e concentrato. Essendo un biotipo in cui i grappoli hanno acini molto piccoli, la densità di bucce nel mosto è elevata. La vigna alta è posata su un lembo di terreno molto ricco, ne deriva un vino più caldo, maturo e con tannini più morbidi. La vigna vecchia, impiantata nel 1969 è adagiata su di un terreno sassoso e ci regala un vino più esile, sapido e raffinato. L’assemblaggio di questi tre vini ci consente la ricerca della complessità nel nostro vino di punta. L’affinamento avviene in tonneaux, botti di legno da 5 e 7 ettolitri, di rovere francese dell’Allier. La maggior parte delle botti sono esauste, non hanno più tannini da cedere al vino. Il nostro utilizzo del legno è da leggere come contenitore, non come ingrediente. Ne sfruttiamo la porosità per avere micro ossigenazione e una naturale decantazione. A tre anni dalla vendemmia il vino viene imbottigliato senza filtrazione. Poi si aspetta la giusta maturazione.